Compila il mio modulo online.

Il Piacere di Imparare

IL PIACERE DI IMPARARE

Imparare a sciare e a sciare sempre meglio è di per sè un piacere immenso, una soddisfazione cui diventa impossibile rinunciare, alla ricerca di quella esaltante sensazione di completa armonia tra forza e leggerezza

Pensa ad un obiettivo, ad esempio quello di divertirti sempre di più con i tuoi sci. Sentirai di voler sciare sempre meglio, di dover sviluppare ed affinare la tua tecnica per goderti sensazioni sempre più esaltanti e ti accorgerai che il più grande divertimento sarà quello di continuare ad imparare. Lo riscontriamo dall’entusiasmo degli allievi ai corsi Jam Session, tanti felici sciatori che abbiamo guidato nei loro progressi e insieme ai quali sperimentiamo nuove soluzioni e sensazioni per migliorare ancora. Lo abbiamo provato continuamente su noi stessi in tanti anni di insegnamento e di ricerca tecnica e didattica. E’ così che il piacere di conoscere, di imparare e di sentire il proprio corpo via via sempre più “capace” diventa un piacere irrinunciabile. Ognuno in proporzione a se stesso, alle proprie caratteristiche fisiche e motorie, al proprio temperamento.

Foto 1 Foto 2 Foto 3

Foto 1: Voglio Sentire gli Sci che Tengono
Obiettivo: evitare le sbandate. Ci divertiremo col fondamentale “inclinazioni” con tutto ciò che riguarda “piedi-vincolo-assetti” e l’opposizione alle forze laterali. Col fondamentale “gestione delle tensioni muscolari” per capire tipo ed intensità di sforzo per ottenere la migliore presa di spigolo. Col fondamentale “gestione delle rotazioni” per prevenire le sbandate e per stabilizzare busto e bacino.

Foto 2: Voglio Sentire gli Sci che Tagliano
Obiettivo: trazione integrale. Non solo sci che tengono, ma sci che tagliano e scorrono. Il gesto è globale e sulla base di forti capacità di anticipo motorio abbina la “centralità” alle “inclinazioni” alla “gestione rotazioni” e “gestione delle tensioni muscolari”.

Foto 3: Voglio Evitare gli Arretramenti
Obiettivo: sintonia col pendio! Esistono diversi lavori originali per il fondamentale “centralità” pensare a stare in avanti non basta: direzioni del cambio su linee parallele alla pendenza, compattezza, azione a taglio, determinazione.

Che sia un atleta o un semplice “turista della domenica”, uno sciatore di livello avanzato o uno ancora all’inizio, uno che ama la bella sciata o uno che cerca unicamente la prestazione…imparare e sentirsi sempre più abili è proprio una grande e bella sensazione! Ma quali sono gli scogli tecnici maggiori, quelli con cui gli sciatori di ogni livello devono fare i conti? …

Qui sarebbe bene che ognuno facesse mente locale chiudendo gli occhi per un minuto, vedendosi e sentendosi sciare e focalizzando l’attenzione su situazioni particolarmente impegnative, visualizzando e dando un nome ai propri problemi tecnici (sciatori di livello avanzato, non scappate, questo esercizio serve a voi più di ogni altro!… pensateci bene, concentratevi!) …ad esempio:
1) molte volte su neve dura gli sci non tengono, mi vanno via le code;
2) spesso mi sento arretrato;
3) non riesco a chiudere le curve;
4) su una pendenza poco più che media prendo troppa velocità e non riesco a tenere un ritmo;
5) quando ci sono gobbe in pista mi sembra di non sapere più sciare;
6) idem in neve fresca.

Questi sono i problemi tecnici più comuni, evocati dalla maggioranza degli sciatori quando gli si pone la domanda: “cosa senti di voler migliorare nella tua sciata, quali difficoltà avverti quando scii?”. Sono altrettante belle sfide per ognuno di noi, sfide che possono tradursi in vero e proprio entusiasmo nella ricerca del salto di qualità. Ognuno di questi aspetti tecnici, anche in sciatori molto evoluti nasconde in sé delle carenze fondamentali ed una serie di possibili soluzioni. Sono soluzioni spesso molto semplici e geniali che spesso danno il “la” per cambiamenti radicali, epocali! A volte i cambiamenti si possono ottenere istintivamente e a volte serve uno studio attento, fine ed approfondito, a volte basta una semplice metafora. Ma nello sci spesso si tende ad accontentarsi di frasi fatte e di luoghi comuni che creano come una scorza che impedisce di sperimentare con serenità e di uscire dai soliti schemi.

Foto 4 Foto 5 Foto 6

Foto 4: Voglio Ritmo e Controllo della Velocità
Obiettivo: 50 curve a raggio-corto a metronomo e velocità costante. Gestione delle tensioni muscolari e dello spigolo, coordinazione del bastone, gestione delle rotazioni.

Foto 5: Voglio Armonia nella mia Sciata
Obiettivo: efficienza plastica. Affinamento dei tempismi esecutivi, dell’anticipo motorio e della coordinazione per una sciata che esprime eleganza anche a velocità elevate.

Foto 6: Voglio Sciare con Gusto tra le Gobbe
Obiettivo: basta tribolare con le gobbe! imparerò a gestire a mio piacimento le diverse direzioni dei piedi e del tronco (dissociazione), a variare molto rapidamente le tensioni muscolari e lo spigolo, a coordinare sempre il bastoncino e a “chiudere” prontamente l’angolo busto-coscia raccogliendo le ginocchia al petto e avanzando le spalle.

Sarebbe importante imparare prima di tutto a rendere la mente più libera e pronta a recepire e sperimentare cose diverse. Le uscite estive ed autunnali sono l’ideale per resettare il pensiero tecnico e mettere a fuoco gli obiettivi tecnici personali per la nuova stagione; per imparare a rendere amica e divertente ogni situazione di neve, di meteo, di pendenza, di terreno. Per gli sciatori di livello “dal medio in su” sono l’occasione per conoscere in modo nuovo e “da dentro” alcuni meccanismi che fanno la differenza. Per capire questi meccanismi siamo convinti che serva prima di tutto da parte del maestro una sempre maggiore capacità di comunicazione di concetti ed azioni essenziali, possibilmente con metafore semplici ed efficaci; con un ventaglio di relative possibili sensazioni e percezioni ad esempio delle possibilità dei piedi di muoversi e di gestire l’equilibrio, dell’azione a taglio, delle relative tensioni muscolari, dell’anticipo motorio, della direzione dell’azione, dei tempismi esecutivi, della coordinazione grezza e dei modi per renderla fine… ecc. ecc.

Evitando di fossilizzarsi su esecuzioni standard e di occupare tutta la “memoria” con l’ossessiva preoccupazione di aver interpretato “l’arco giusto” o meno.

Vorrei che gli sciatori scegliessero e chiedessero di acquisire sensazioni utili, consapevolezza, destrezza e duttilità del gesto per il piacere di sciare in modo sensibile e creativo, senza andare ad intestardirsi sugli archi standard da eseguire come marionette cercando di fare “un filino più di questo” o “un attimino più di quest’altro” per essere tutti uguali…

In Jam Session, andremo sempre in direzione della sciata delle sensazioni, creativa e gioiosa, con la massima attenzione tecnica e didattica ai fondamentali e alle percezioni che li possono rendere accessibili, assimilabili, applicabili con spontaneità alle varie situazioni, inequivocabili. Con il massimo piacere di imparare, per il massimo piacere di sciare.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto